Compositore tedesco. Compiuti gli studi a Lipsia con J. Schelle e forse J. Kuhnau, fu attivo dal 1695 al 1706 presso l'Opera di Amburgo, città dove svolse anche intensa attività di organizzatore musicale; fu poi maestro della cappella reale di Copenaghen e dal 1728 Kantor del duomo di Amburgo. Compose (anche in collaborazione) un'ottantina fra opere, serenate, pasticci e altri lavori teatrali su libretti tedeschi, una quindicina di cantate profane, arie, musica sacra e alcune composizioni strumentali. La produzione operistica di Amburgo, di cui K. fu tra i principali animatori, costituì storicamente il primo tentativo organico di innesto nella cultura tedesca dell'opera teatrale. Nelle opere di K. si riflette l'eclettismo stilistico che caratterizzò l'esperimento amburghese, nel quale confluirono i modelli veneziani (specie dello Steffani), la tragédie-lyrique di Lully, nonché la più recente produzione francese di A. Campra. La varietà degli stili si traduce in K. in ricchezza di effetti drammatici e varietà di caratteri e di affetti, corroborata dall'uso espressivo di uno strumentario d'orchestra particolarmente nutrito. Stesse risorse drammatiche sono presenti nelle cantate, negli oratori e nelle passioni, ove prevale l'influsso di Händel e Bach.